Come microfonare una chitarra classica
Qualche giorno fa, durante le rec-session di un noto chitarrista del panorama locale, ci
siamo imbattuti in un dilemma che sicuramente avrete affrontato anche voi, utenti
dell’home studio: la microfonazione di una chitarra classica!
Prendendo spunto da questa esperienza, vorremmo condividere con voi una piccola ‘guida’
che vi consenta di ottimizzare al meglio il suono della vostra chitarra classica.
Innanzitutto bisogna capire bene quale intenzione sonora bisogna dare alla propria
chitarra, si sa bene che una buona tecnica di microfonazione è il cinquanta percento del
lavoro che si andrà a sviluppare in postproduzione.
Partiamo sempre dal presupposto che, la chitarra classica è uno strumento non molto
dinamico, per cui il tipo di ripresa deve essere il piu’ fedele possibile al suono reale
dello strumento. E’ proprio per questo motivo che consiglio l’uso di microfoni a
condensatore con diaframma largo. Non mi sento di darvi consigli sui microfoni avendo
davvero l’imbarazzo della scelta, ma trattero’ questo argomento piu’ avanti raccontandovi
il caso specifico della nostra esperienza.
Passiamo ora all’atto pratico ed analizziamo praticamente le tecniche di microfonazione,
includendo come ‘plus’ una tecnica per microfonarle anche dal vivo:
Tecnica ORTF: è senza dubbio la mia preferita in quanto capace di captare tutti quei
‘rumori’ caratteristici di uno strumento classico. E’ utilizzata soprattutto nella musica
leggera italiana, ma anche nel pop e nel folk: essa consiste nel posizionare due microfoni
direzionali circa a 25 centimetri dallo strumento, uno sul top della chitarra
immediatamente sotto il ponte e uno sul manico all’altezza di mezza tastiera. Giocando con
il microfono su tastiera, potrete ottenere dei coloro su quel suono ‘scrocchievole’ delle
dita che lo coloreranno notevolmente.
Tecnica MS: Senza dubbio la tecnica piu’ usata, consente di avere un immagine stereo molto larga
ed un suono molto vibrante. Consiste nel posizionare entrambi i microfoni puntati sul buco
risonante della chitarra. Utilizzeremo un microfono direzionale a circa 20 centimetri dal
legno ed un figura a otto immediatamente dietro il direzionale. Ovviamente, il puntamento
rimane relativo al gusto sonoro, allontanando o avvicinando i microfoni anche di pochi
centimetri noterete notevoli cambi di suono, quindi il consiglio è di divertirsi il piu’
possibile fino a trovare la soluzione giusta.
Tecnica STEREO: E’ una tecnica molto usata ma che non preferisco, avendo delle
connotazioni troppo ‘standard’. Se avete bisogno di immediatezza, vi consiglio vivamente
di utilizzarla. Essa consiste nel posizionare i due microfoni in maniera cardioide ad una
distanza di quaranta centimetri circa dal top della chitarra, quindi inclinari tra loro di
novanta gradi. Assicuratevi sempre, tramite le prove, di non avere problemi sull’immagine
stereo che risolvere, stringendo l’angolo dei due microfoni.
Tecnica LIVE: Sarebbero moltissime le tecniche per microfonare la chitarra live, ma
secondo la mia piccola esperienza consiglio la configurazione di un direzionale sul top e
di due panoramici stereo.
Come microfono su top potrete utilizzare un normalissimo Shure sm 58, oppure un Sm 57 e
come panoramici stereo (da posizionare almeno a un metro e mezzo dalla terra) due AKG 414
o 451 possono svolgere degnamente il loro lavoro.
Prestate particolare attenzione, in generale ma soprattutto utilizzando questa tecnica, ai
problemi di Fase che potrebbero innescare i microfoni, risolvibili con l’allontanamento o
l’avvicinamento dei microfoni stessi, o ancora più semplicemente in post-produzione.
eccezionale, utilizzando la tecnica ORTF con un Akg 451 sul corpo e un Akg solid tube
sulla tastiera. Il microfono del top risultava veramente molto controllato sulla sezione
bassa e colorato da un fantastico preamp valvolare Universal Audio, e il Solid Tube con
valvola Sovtek riproduceva il suono dello strofinio delle dita sulla tastiera, in maniera
veramente eccellente. Il risultato è stato eccezionale, e abbiamo potuto riascoltare una
chitarra stereo molto calda e nello stesso tempo molto presente!
Prima di salutarvi, ancora qualche piccola dritta di base per una registrazione ottimale
della vostra chitarra acustica:
– Controllate sempre i livelli di ingresso del vostro strumento, evitando clip o
saturazioni eccessive;
– Utilizzate sempre i ragni per sospendere i microfoni, o quantomeno preferiteli ai
normali ‘stortini’;
– Non invadete troppo il territorio del musicista, microfonate anche in base alle sue
esigenze di comodità!
Con questo passo e chiudo, spero che questa piccola guida possa tornarvi utile!
Scritto da Salvatore Buzzerio
Un esempio e l’uso esagerato di riverberi che potrebbe creare grossi problemi d’intelligibilita della chitarra nel mix andando inoltre a mascherare le voci e creando confusione a causa delle ambienze discordanti e di difficile omogeneizzazione.
Certo Anna,
Gli ambienti ‘simulati’ da plug-in o outboard vanno utilizzati con parsimonia, ricordiamo che la dimensione spaziale può influenzare massivamente il
Mix, caratterizzandolo sotto vari aspetti.